Fotovoltaico e risparmio energetico

Fotovoltaico e risparmio energetico

FOTOVOLTAICO E RISPARMIO ENERGETICO: QUANTO CONVIENE L’AUTOCONSUMO, INCENTIVI

Fotovoltaico e risparmio energetico. il forte aumento delle bollette, da una parte, detrazioni fiscali, bonus e prezzi in graduale discesa degli impianti, dall’altra, stanno spingendo sempre più persone a non rimandare più, ad approfittare degli incentivi per dire basta al folle aumento del prezzo dell’energia.

E’ indiscutibile il grande risparmio offerto dal fotovoltaico sul consumo di energia elettrica, senza contare la riduzione delle emissioni di CO2 ed il rispetto per l’ambiente.

Quanto conviene l’autoconsumo di energia rinnovabile?

FOTOVOLTAICO E RISPARMIO ENERGETICO: COS’È L’AUTOCONSUMO

Per autoconsumo s’intende la produzione e consumo di energia elettrica che avviene simultaneamente. L’energia elettrica generata da un impianto a fonte rinnovabile permette di contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile ed alla transizione energetica.

Si può condividere l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili attraverso i Gruppi di autoconsumatori e le Comunità di energia rinnovabile. Tutti i consumatori possono associarsi per condividere fonti di energia pulita (privati cittadini, imprese, attività commerciali, autorità locali, enti territoriali).

La condivisione di energia elettrica è possibile grazie all’entrata in vigore del DL 162/2019 (art. 42 bis) e relativi provvedimenti attuativi (delibera 318/2020/R/eel dell’ARERA e DM 16 settembre 2020 del MISE). Questa energia condivisa prevede un contributo economico riconosciuto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) quale servizio di valorizzazione e incentivazione. Corrisponde al minimo su base oraria tra energia immessa in rete e prelevata dai consumatori.

L’autoconsumatore produce energia pulita per il proprio consumo in base al fabbisogno energetico: può immagazzinare o vendere l’energia autoprodotta purché tale vendita non rappresenti la principale attività professionale o commerciale.

E’ possibile condividere in:

  • Gruppi di autoconsumatori di energia pulita (da un minimo di due persone in su) che agiscono insieme in base ad un accordo privato all’interno dello stesso edificio o condominio;
  • Comunità di energia rinnovabile, soggetti giuridici che comprendono persone, PMI, attività commerciali e professionali, enti territoriali, autorità locali, enti di formazione e ricerca, enti religiosi, enti che operano nel terzo settore o nella protezione ambientale, amministrazioni locali, enti operanti nell’ambito sociale.

GRUPPO DI AUTOCONSUMATORI E COMUNITÀ DI ENERGIA RINNOVABILE: CONTRIBUTI SPETTANTI

I contributi previsti per il Gruppo di autoconsumatori e per la Comunità di energia rinnovabile vengono riconosciuti per la durata di 20 anni dalla data di decorrenza commerciale dell’impianto fotovoltaico di nuova costruzione oppure dalla prima data in cui risulta la condivisione dell’energia elettrica.

Trascorsi i 20 anni, il contratto può essere prorogato tacitamente su base annuale e rinnovato.

Nell’arco di 20 anni, per ogni kWh di energia elettrica condivisa, il GSE riconosce:

    • Un corrispettivo unitario, che equivale alla somma della tariffa di trasmissione per utenze in bassa tensione ed al valore più alto della variabile relativa alla tariffa di distribuzione per altri usi in bassa tensione. Ai gruppi di autoconsumatori spetta un contributo aggiuntivo in caso di perdite di rete evitate;
    • Una tariffa premio (100 euro per MWh ai Gruppi di autoconsumatori, 110 euro per MWh alle Comunità di energia rinnovabile).

Resta ferma la possibilità di beneficiare delle detrazioni fiscali, bonus e Superbonus.

FOTOVOLTAICO E RISPARMIO ENERGETICO: I VANTAGGI DELL’AUTOCONSUMO

A prescindere dal tipo di autoconsumatore (privato cittadino, PA, condominio, impresa, gruppo di autoconsumatori, comunità di energia), chi decide di autoprodurre o condividere energia elettrica con il fotovoltaico beneficia dei seguenti vantaggi ambientali ed economici:

    • Risparmio energetico, quindi in bolletta. Sappi che più energia autoconsumi e minori saranno i costi delle componenti variabili della bolletta come oneri di rete, quota energia, imposte come IVA e accise;
    • Riduzione dell’impatto ambientale con azzeramento delle emissioni di CO2 o altri gas inquinanti;
    • Possibilità di guadagno legata alla valorizzazione dell’energia prodotta e condivisa nei Gruppi di autoconsumatori e nelle Comunità di energia rinnovabile grazie ad incentivi gestiti dal GSE come Ritiro dedicato, Scambio sul posto, DM FER-1, DM Isole Minori;
    • Agevolazioni fiscali (credito d’imposta o detrazioni) per impianti fotovoltaici. Alle imprese è concesso il credito d’imposta del 6% sulle spese sostenute per acquistare nuovi beni strumentali (incluse le componenti degli impianti di produzione). Ai privati spetta la detrazione Irpef del 50% sui costi legati alla ristrutturazione edilizia oppure il Superbonus.

ACCESSO AGLI INCENTIVI

Il D.M. 4 luglio 2019 suddivide in quattro gruppi gli impianti ammessi agli incentivi a seconda del tipo di fonte energetica rinnovabile (eolica on-shore, idroelettrica, a gas residuati, impianti fotovoltaici), tipologia e categoria d’intervento. 

Il primo gruppo comprende fotovoltaici di nuova costruzione, mentre il secondo impianti fotovoltaici nuovi installati per sostituire coperture di edifici e fabbricati rurali su cui sono stati rimossi eternit o amianto.

La richiesta di accesso agli incentivi (tramite iscrizione ai Registri e alle Aste a seconda della potenza degli impianti) deve essere inviata online nei periodi di apertura dei bandi collegandosi al Portale FER-E dopo essersi registrati all’Area Clienti, trasmettendo al GSE tutta la documentazione che comprova il possesso dei requisiti e dei criteri di priorità.

FOTOVOLTAICO E RISPARMIO ENERGETICO: QUANTO CONVIENE L’AUTOCONSUMO

Nel 1° semestre 2022, le richieste per l’installazione di impianti fotovoltaici sono triplicate, da una media precedente di circa 450 mega-watt a 2.500 MW nuovi di fotovoltaico previsti a fine 2022.

Oltre al risparmio energetico, il numero di impianti cresce in Italia in quanto la procedura è diventata più snella ed il limite di potenza installabile è passata da 50 kW a 200 kW. Il Decreto Energia considera l’installazione del fotovoltaico un intervento di manutenzione ordinaria, il che vuol dire che basterà compilare un modello unico semplificato, non serviranno autorizzazioni, permessi, atti amministrativi di assenso.

Il risparmio energetico è notevole. In media, una famiglia italiana spende 1.200 euro all’anno per l’energia elettrica, mentre il costo medio di una bolletta – potendo sfruttare un impianto fotovoltaico da 3kW ad accumulo – si ridurrà a circa 590 euro.

La manutenzione di un impianto fotovoltaico va effettuata almeno ogni 10 anni come qualsiasi tipo di impianto elettrico.

BONUS RISTRUTTURAZIONE DEL 50% E SUPERBONUS DEL 90%

Per il fotovoltaico, il Bonus Ristrutturazione prevede una detrazione fiscale del 50% abbinata allo scambio sul posto che consente di investire in fonti rinnovabili con un tempo di ritorno di circa 4 anni. Visto che i pannelli di ultima generazione garantiscono un rendimento di qualità per 30 anni, il ritorno cumulato è almeno 5 volte l’investimento iniziale. La detrazione al 50%, valida fino alla fine del 2024, viene applicata sugli interventi ammessi di manutenzione sia ordinaria sia straordinaria. L’importo va distribuito equamente in 10 rate di pari importo per 10 anni fino ad un massimale di 96mila euro.

Per la detrazione al 50% sono previste alcune condizioni essenziali:

Nel 2023, il Superbonus offrirà una detrazione del 90% (anziché del 110%) sulle spese sostenute per lavori di efficientamento energetico con possibilità di cedere il credito fiscale ad una banca. Per ottenere il Superbonus 90%, accessibile soltanto a privati, l’impianto fotovoltaico va installato insieme ad un intervento trainante che può essere la pompa di calore in sostituzione della caldaia o il cappotto termico. Occorre anche migliorare di 2 livelli la classe energetica dell’immobile.

Per ottenere il Superbonus, l’immobile oggetto degli interventi deve essere adibito a prima abitazione (seconda casa se non è unifamiliare). La spesa massima detraibile è di 48mila euro per unità.

Fruendo del superbonus si perde la possibilità dello scambio sul posto (cessione automatica di energia che genera proventi di circa 80-100 euro mensili), quindi accetti di rinunciare ad una remunerazione maggiore dell’energia immessa in rete. In pratica, lo scambio sul posto è una forma di autoconsumo in sito che permette di compensare energia elettrica prodotta/immessa in rete in un dato momento con l’energia prelevata/consumata in un momento diverso da quello in cui viene prodotta.

Infine, è previsto l’obbligo di cessione al GSE dell’energia rinnovabile prodotta in eccesso e non consumata.

IVA AGEVOLATA AL 10%

Un altro interessante incentivo per i pannelli fotovoltaici è l’IVA agevolata al 10% anziché al 22%: viene applicata sia al costo dell’installazione sia a quello delle batterie per impianti fotovoltaici con accumulo.

Un impianto fotovoltaico può essere un buon affare se ti affidi ad un installatore specializzato in grado di offrire una soluzione personalizzata.

Fotovoltaico e risparmio energetico sono la scelta definitiva di PiùPOWER.

Francesco Ciano
Francesco CIANO
CEO & Founder gruppo Più Sicurezza
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